Pioggia senza fine

Per Marlene E. McKinnon

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  1. Noda90
     
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    ϟ JAMES POTTER ϟ GRYFFINDOR


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    La giornata non era incominciata come al solito. La camminata solitaria che aveva intrapreso quella mattina, in giro per la scuola, non era affatto da lui. Di solito James era seguito dal suo gruppo di amici, mai era stato costretto a girare in solitaria. Il silenzio quasi lo opprimeva. Senza contare che Pix l'aveva svegliato a secchiate in faccia, quel piccolo maledetto B..... . Perdere il sonno era una cosa che James non sopportava. Senza contare che non era finita.

    Visto che la giornata sarebbe stata lunga e i suoi tentativi di svegliare i Malandrini erano stati vani, Potter si era diretto alla guferia, con l'intento di spedire una lettera alla famiglia. Voleva sapere come stavano, sopratutto la madre, malata da tempo.

    Ed era lì quando la pioggia aveva cominciato a scendere e quindi ora si ritrovava bloccato in compagnia dei gufi sonnecchianti della scuola.

    Purtroppo un altro inconveniente era nell'aria. A lui gli animali piacevano, ma a quanto pare il sentimento quella mattina non era ricambiato. Il brutto graffio che aveva sul collo ne era la prova. Aveva cercato di avvicinarsi ad un Barbagianni per spedirlo a casa e quello gli si era rivoltato contro, attaccandolo.

    " Giornata del cavolo" pensò tra se e se, fissando il bagnato paesaggio della scuola, massaggiandosi il collo.
     
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  2. -Alive
     
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    ϟ Marlene E. McKinnon ϟ Gryffindor





    Odiavo le giornate uggiose, come quella del giorno precedente. Perché il tempo decideva a volte di essere così indeciso? Insomma, o lascia cadere la pioggia o permetti al sole di uscire. Quella mattina però, quando riuscii a scendere dal letto, scostando le tende notai che aveva appena iniziato a piovere. E' probabile che io soffra di metereopatia, perché ogni volta che il tempo cambia anche il mio umore segue quel corso. A svegliarmi questa volta era stata la mia gatta, Queen, che giustamente veniva a reclamare il cibo che avevo dimenticato di lasciarle la sera prima. Lasciai qualche croccantino nella sua ciotola, carezzandole un pochino l testa prima di andare in bagno per una doccia.

    Il getto d'acqua calda riuscì a distrarmi per un po', rilassandomi al punto da quasi addormentarmi appoggiata alle mattonelle fredde che rivestivano il muro. Solo quel fresco riuscì a tenermi sveglia. Con più calma del solito indossai la divisa di Grifondoro, sistemando al meglio la cravatta. Era il caso di portare con me anche il maglioncino leggero per la mezza stagione; solo vedendo il cielo avevo il presentimento che quel giorno non sarebbe stato caldo come molti altri. Mi guardai indietro e notai che le mie compagne di stanza, compresa Liily, erano ancora a letto; quello si che sarebbe stato un evento unico. Nessuno si svegliava mai prima della scrupolosa Evans, sempre pronta ad arrivare per prima a lezione.
    Visto il tempo che mi rimaneva prima della colazione decisi di prendere la lettera che avevo dimenticato di inviare il giorno precedente e portami avanti.

    E' risaputo a tutti che le scale per arrivare alla guferia sono infinite e così, quando finalmente riuscii a salire anche l'ultimo gradino, ero ormai senza fiato. Cosa si fa per i propri familiari. Già, perché la lettera che dovevo inviare era quella che avevo scritto per ringraziare la mia sorellina, Elle, del regalino che mi aveva fatto. Qualche giorno prima infatti il suo gufo mi aveva portato un pacchetto: conteneva un bellissimo collarino verde con qualche piccolo diamanatino per la mia Queen. Mi sembrava giusto mandarle almeno una lettera per ringraziarla. Feci appena in tempo ad entrare nella stanza quando notai il ragazzo già presente: di sicuro quella era la figura di James, senz'ombra di dubbio. Già era strano che mi fossi svegliata così presto, ma vedere anche lui così mattiniero mi stupì ancor di più.

    Potter! Lo chiamai attirando la sua attenzione. Sembrava piuttosto impegnato a massaggiarsi il collo. A quel proposito posi una domanda. Cos'hai combinato questa volta? Insomma, chiunque sapeva qual'era la reputazione che James aveva a scuola. Era dunque lecito domandarsi se non avesse combinato qualche guaio.
     
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  3. Noda90
     
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    ϟ JAMES POTTER ϟ GRYFFINDOR


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    Il tempo non sembrava migliorare per niente. Come si sa da sempre, l'Inghilterra non era famosa per il suo bel tempo, ma quella volta stava esagerando. Ormai la pioggia sembrava una incestante e continua cascata di acqua. Guardando fuori da una finestra della guferia, Potter non poté non sparare che quella maledizione bagnata smettesse. Tra poco ci sarebbe stato il Quiddich e non voleva rischiare di compromettere il risultato per colpa del maltempo.

    Quei cupi pensieri vennero spazzati via in un attimo. A quanto pare qualcuno altro aveva avuto la "brillante" idea di venire a trovare i gufi di Hogwarts. Sentire pronunciare il suo nome fu come una sveglia.
    Guardando da dove venivano quelle parole, Potter vide all'imboccatura della scala un ragazza carina, dai capelli bruni e dal viso sottile.
    < McKinnon! Quale onore ricevere delle visite!> il suo solito sarcasmo non tardò ad arrivare, dopotutto era il suo marchio di fabbrica. < E si dal caso che questa volta io sia innocente. E' stato uno stupido pennuto a graffiarmi> se quel barbagianni ala fine non fosse partito con le sua lettera, l'avrebbe incenerito all'istante.
    < Tu invece? Come mai da queste parti?> chiese infine curioso il giovane Grifondoro.
     
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2 replies since 29/9/2013, 20:18   53 views
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